
L'annuncio di Matteo Salvini sul bollo auto - www.panorama-auto.it
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Vicepresidente del Consiglio ha annunciato qualcosa di inaspettato in merito a questa tassa. Chi potrebbe non pagarlo più a partire dai prossimi mesi? Ecco tutte le informazioni a riguardo e cosa c’è di vero.
Dall’ottobre del 2022 Matteo Salvini è tornato a essere Vicepresidente del Consiglio, oltre a ricoprire la carica di Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo Meloni. Il leader della Lega, nonostante un netto calo dei consensi – anche all’interno dello stesso partito – svolge ancora un ruolo chiave per la politica del nostro Paese.
Nelle ultime ore è tornato a farsi sentire in modo forte con una promessa che potrebbe realmente far felici molti automobilisti del nostro Paese. Salvini, infatti, ha annunciato di voler lavorare sull’abolizione di una tassa indigesta a molti. Ci riferiamo a un addizionale del normale bollo auto, vale a dire al superbollo. Il Ministro della Lega starebbe pensando di eliminare questa tassa. Essa viene applicata sui veicoli con potenza elevata.
Dal 2011 essa è presente su tutte le auto maggiormente potenti, vale a dire su quelle con potenza maggiore ai 252 CV. Nello specifico, la tassa aumenta di 20 euro per ogni kW oltre i 185 CV.
Ma quale promessa ha fatto Matteo Salvini sulla rimozione di questa tassa extra? Cosa potrebbe realmente accadere a partire dai prossimi mesi? Analizziamo tutti i dettagli, soffermandoci anche sulle parole del leader della Lega.
L’annuncio di Salvini che potrebbe cambiare le cose in futuro: le sue parole
All’Automotive Dealer Day di Verona, Matteo Salvini ha ammesso di voler rimuovere il superbollo sulle auto più potenti entro qualche mese. Si lavorerà su vari step, in modo tale da ridurre all’inizio l’esborso economico, per poi eliminare del tutto la tassa extra sulle vetture maggiormente potenti.

Queste le parole del leader della Lega: “Il dibattito non è trovare 200 milioni di copertura: possiamo coprirli immediatamente con un decreto ministeriale. Se vogliamo farlo in due step o tre, facciamolo per step in modo tale da evitare critiche che comunque ci saranno“. E ancora: “L’intenzione non è quella di premiare chi usa una Ferrari, ma di ridistribuire la ricchezza producendo e vendendo quelle vetture“.
In definitiva, il Governo dovrà – come normale che sia – verificare l’esistenza delle necessarie coperture. Solamente dopo sarà possibile andare avanti con una cancellazione graduale e a step della tassa del superbollo sulle auto maggiormente potenti.