Tsunoda si racconta: ecco cosa pensa della bocciatura della Red Bull (Screenshot canale YouTube Honda) - panorama-auto.it
È stato tra i principali protagonisti del post season. Ora Tsunoda svela tutta la verità sul mancato passaggio alla Red Bull.
Sono state settimane di grande attesa, quelle che hanno seguito la fine della stagione 2024, per capire e scoprire quali sarebbero state le coppie ufficiali dei vari team. L’ultima a sciogliere le riserve in ordine cronologico è stata la Red Bull, che dopo attente valutazioni ha deciso di puntare tutto su Liam Lawson.
È arrivata dunque una nuova bocciatura per Yuki Tsunoda, che si troverà così a correre per la quinta stagione di fila alla Racing Bull, sempre in attesa del grande salto verso la scuderia madre. Il pilota giapponese è stato autore di una buona stagione, che tuttavia non è stata sufficiente a convincere la Red Bull. Stando alle motivazioni fornite da Chris Horner, la casa di Milton Keynes avrebbe intravisto in Lawson migliori prospettive di crescita e, per tale motivo, avrebbe optato per il neozelandese.
Nel corso di un’intervista rilasciata a Motorsport.com, proprio il pilota della Racing Bull ha parlato in generale della stagione conclusa, dei progressi fatti e, appunto, della mancata promozione in Red Bull. “Anche se nel 2024 ho ottenuto buoni risultati, mi sembra che non mi sia stato riconosciuto il merito che probabilmente hanno avuto gli altri piloti, ma è così. Naturalmente, continuo a fare quello che sto facendo e a ottenere buoni risultati, dimostrando che si sbagliano”, ha spiegato Tsunoda.
E poi ha proseguito: “Cerco solo di dare meno scuse o motivi per cui non sono sul sedile. Mi concentro solo su ciò che posso controllare, oltre a questo, accetto la situazione. Sono sicuro di poter fare un lavoro migliore di quello che pensano”. Secondo Tsunoda, sul suo giudizio generale sta pesando molto un periodo sicuramente negativo avuto ad inizio 2023, quando, con l’addio di Gasly, la scuderia si sarebbe aspettata probabilmente risultati migliori dal giapponese.
Il pilota, però, riconosce di aver avuto grandi miglioramenti nel corso del tempo, come dimostrato anche dai risultati: “Ho iniziato molto bene e sono stato costantemente a punti, anche perché la macchina era piuttosto buona. A un certo punto, non siamo stati in grado di migliorare la nostra macchina con degli aggiornamenti, così la Haas e altri avversari hanno iniziato ad andare più forte di noi. Dico sempre che avrei potuto fare meglio un paio di gare, ma ho dimostrato di essere costante”.
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