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Formula 1, il pilota fa chiarezza un po’ a sorpresa: “Sono qui per questo”

Con il Mondiale alle porte, si infittiscono le interviste per capire che tipo di stagione ci si aspetta dai vari piloti

Finalmente ci siamo, l’inizio del mondiale Formula 1 è dietro l’angolo. Dopo la vittoria numero quattro di fila di Max Verstappen, diverse Scuderie si sono rinforzate con l’obiettivo di fermare il dominio dell’olandese della Red Bull che quest’anno cerca il quinto successo consecutive, impresa riuscita solo a Michael Schumacher.

In pole ci sono McLaren e Ferrari come antagoniste principali di Verstappen, ma non sarà facile togliere lo scettro a Max. Norris ci ha provato a più riprese lo scorso anno senza riuscirsi mentre la Rossa, dopo l’ennesima stagione non esaltante, ha piazzato il colpo Lewis Hamilton per colmare il gap.

Dichiarazioni importanti: “Vi spiego che anno sarà”

A proposito di Hamilton e di Mercedes, Valtteri Bottas è tornato nel team tedesco dopo aver guidato dal 2017 al 2021. Questa volta però avrà un ruolo diverso, come lui stesso ha affermato: il finlandese, dopo ben dodici stagioni da protagonista in Formula 1, ha fatto in qualche modo un “passo indietro”.

Formula 1, il pilota fa chiarezza un po’ a sorpresa: “Sono qui per questo” (screenshot YouTube) – panorama-auto

Infatti in Mercedes non avrà il ruolo né di primo né di secondo pilota bensì di terzo nonché mentore. Bottas aiuterà infatti Andrea Kimi Antonelli a crescere: “Per Kimi sarà una curva di apprendimento ripida, è molto giovane, ma ha già dimostrato talento e impegno – spiega Valtteri -. Ha lavorato duramente e ha affrontato una pre-stagione intensa. Sono sicuro che nel corso dell’anno avrà qualche domanda da farmi e io sarò lì per rispondere. Imparerà molto anche da Russell. Non vedo l’ora di vedere la sua crescita e il suo sviluppo quest’anno”.

“Come terzo pilota – sottolinea Bottas – sarò presente a ogni gara e mi occuperò di tutto ciò che riguarda le prestazioni dentro e fuori dal circuito. Utilizzerò la mia esperienza per contribuire alla squadra, analizzando i dati e monitorando i riferimenti di George e Kimi, offrendo un paio di occhi in più”.

Christian

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