
Le batterie a stato solido: rivoluzione nella mobilità elettrica(www.panorama-auto.it)
Un traguardo cruciale nella mobilità elettrica è stato raggiunto da Mercedes-Benz con la sperimentazione di batterie a stato solido.
Questo risultato non solo conferma la maturità di una tecnologia ancora in fase di sviluppo ma apre nuove prospettive per l’industria automobilistica, rilanciando la sfida con altri colossi del settore come Volkswagen.
Le batterie a stato solido rappresentano l’evoluzione più promettente rispetto alle tradizionali batterie agli ioni di litio, grazie all’impiego di conduttori solidi anziché liquidi. Questo cambiamento tecnologico comporta una maggiore densità energetica, con un aumento significativo dell’autonomia a parità di peso e dimensioni. A livello pratico, si traduce in vetture più leggere, tempi di ricarica ridotti e un incremento della sicurezza, poiché il rischio di perdite o cortocircuiti diminuisce sensibilmente.
Oltre a questi vantaggi, la durata delle celle è destinata a migliorare, garantendo cicli di carica più longevi e un invecchiamento rallentato della batteria. Per questo motivo, i principali costruttori e fornitori investono ingenti risorse in questa tecnologia, consapevoli che chi riuscirà a industrializzarla per primo otterrà un vantaggio competitivo rilevante nel mercato globale dell’auto elettrica.
Il test record della Mercedes EQS: oltre 1.200 km senza ricarica
Il test condotto da Mercedes ha visto la EQS equipaggiata con una batteria a stato solido percorrere 1.205 km senza soste, partendo da Stoccarda e attraversando la Danimarca, fino a raggiungere Malmö, in Svezia. Non solo si è stabilito un nuovo record di autonomia, superando di 3 km quello precedente segnato dalla Vision EQXX, ma al termine del viaggio la vettura disponeva ancora di energia sufficiente per coprire altri 137 km.
Questa prova è stata possibile grazie alla collaborazione tra Mercedes-AMG High Performance Powertrains e la società americana Factorial Energy, che ha fornito le celle. La tecnologia, che trae ispirazione dall’esperienza della Formula 1, è stata messa alla prova in condizioni di guida reali, dimostrando efficienza e affidabilità. Mercedes ha definito questo risultato una pietra miliare nel percorso verso la produzione di serie, sottolineando l’importanza di un’autonomia estesa combinata a un’efficienza elevata.

La Mercedes EQS si conferma come modello di riferimento per la casa tedesca nel segmento delle berline elettriche di lusso. Già oggi la vettura è apprezzata per il suo livello di comfort, tecnologia avanzata e autonomia elevata, ma con l’introduzione della batteria a stato solido si apre la possibilità di un salto qualitativo senza precedenti. La EQS funge da banco di prova per soluzioni tecnologiche che, una volta validate, verranno estese a modelli più accessibili nel portafoglio Mercedes.
L’integrazione di questa nuova batteria consentirebbe di colmare il gap tra auto elettriche e veicoli a motore termico soprattutto sul fronte dei viaggi a lunga distanza, eliminando uno degli ostacoli principali alla diffusione di massa delle vetture elettriche: l’ansia da ricarica.
L’evoluzione delle infrastrutture di ricarica: potenze fino a 1 MW
Parallelamente allo sviluppo delle batterie, Mercedes sta investendo anche nel potenziamento della propria rete di ricarica. In collaborazione con Alpitronic, azienda di Bolzano specializzata in soluzioni di ricarica ultra-veloce, la casa tedesca introdurrà entro il 2026 colonnine con potenze fino a 1 MW. Queste stazioni saranno in grado di erogare energia a livelli senza precedenti, permettendo ricariche rapidissime, fondamentali per sfruttare al meglio le potenzialità delle batterie di nuova generazione.
Il primo cliente a beneficiare di questo upgrade sarà Ionity, rete di ricarica europea a cui Mercedes partecipa attivamente. Attualmente nessun veicolo in produzione può ancora supportare tali potenze, ma prototipi come il CONCEPT AMG GT XX hanno già dimostrato la capacità di superare la soglia dei 1.000 kW in condizioni sperimentali.
Il sistema modulare e decentralizzato di Alpitronic consente di alimentare più punti di ricarica contemporaneamente, con un massimo di 600 kW per singolo erogatore, garantendo flessibilità e massima efficienza nella distribuzione dell’energia.