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Ralf Schumacher distrugge la Red Bull: attacco durissimo

L’ex pilota si scaglia contro la scuderia austriaca dopo l’inizio di stagione in salita: le accuse sono pesantissime.

Acque agitate in casa Red Bull dopo un avvio di stagione complicato. Dopo anni di dominio, per la scuderia austriaca sembra essere arriva il primo grande momento di debolezza, che sta mettendo a dura prova la pazienza ed il lavoro di tutto il team. Non è cominciato come ci si attendeva il 2025. O forse sì, dato che sia Helmut Marko che Christian Horner avevano preannunciato un campionato in salita per le proprie macchine e parlato addirittura di “impresa” nel caso di un ipotetico quinto titolo mondiale per Verstappen.

Avevano ragione, perché la Red Bull sta proseguendo il proprio cammino sulla scia delle criticità mostrate dalla metà del 2024, che si erano combinate tra l’altro con la prepotente risalita della McLaren. In pochi mesi, le gerarchie in Formula 1 si sono ribaltate. Il team papaya guida sia la classifica costruttori che quella piloti, grazie ai 44 punti di Lando Norris che conduce per ora a +8 dall’olandese. A questo va aggiunto il cambio immediato di Liam Lawson, stroncato dopo due soli weekend per far spazio a Yuki Tsunoda. Insomma, non è certamente un momento semplice da gestire per la casa austriaca.

Red Bull sotto accusa, che attacco di Schumacher

A sottolineare le criticità che sta attraversando la Red Bull è intervenuto nelle scorse ore anche Ralf Schumacher, opinionista per Sky Deutschland. L’ex pilota tedesco ci è andato giù pesante, in un attacco frontale che non ha praticamente risparmiato nessuno se non Verstappen.

Attacco frontale alla Red Bull: Schumacher ci va giù pesante (Screenshot canale YouTube Red Bull) – panorama-auto.it

“Per quanto mi sia simpatico e dia spazio ai giovani, Helmut Marko pretende troppo da loro. Non dà ai piloti il tempo necessario per rendere”, ha riferito Schumacher ai microfoni della televisione tedesca. “Due gare al fianco di Verstappen non sono sufficienti, la macchina è piuttosto difficile da guidare e non si fa un favore ai giovani”.

Poi, l’ex pilota ha proseguito nel suo ragionamento e ha rincarato la dose: “In questo momento la Red Bull è una banda senza leader, in cui è all’ordine del giorno placare le polemiche”, ha proseguito Schumacher. Ed infine, un altro attacco: “La Red Bull sarebbe nell’anonimato e nella mediocrità se non avesse tra le sue fila Verstappen, che riesce costantemente a togliere le castagne dal fuoco. E poi c’è la gestione dei piloti: Marko è quello che punta su Lawson o Tsunoda, ma nessuno dei due è troppo gradito a Christian Horner”.

Luca

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