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Red Bull, anno nuovo ma sempre gli stessi problemi: l’analisi di Waché

L’ingegnere francese, attuale direttore tecnico della Red Bull, ha rivelato un problema abbastanza serio della vettura guidata da Max Verstappen

La Red Bull ai box – screen Youtube Red Bull Racing – Panorama-auto.it
Al termine del Gran Premio del Giappone, dominato da Max Verstappen in maniera del tutto inaspettata, le telecamere della regia internazionale di Formula 1 hanno inquadrato il muretto box della Red Bull, ed in particolare il direttore tecnico Pierre Waché, che è sembrato parecchio sollevato dall’esito finale della corsa.
Il francese, erede del grande Adrian Newey, nell’ultimo periodo si sta ritrovando a dover fare i conti con una situazione tecnica parecchio complessa: consegnare a Max Verstappen una vettura capace di competere contro le due ‘astronavi’ della McLaren per provare a conquistare il quinto titolo mondiale consecutivo.
La monoposto versione 2025 è stata cambiata molto rispetto alla sorella precedente del 2024, ma a quanto pare i vecchi problemi non sono scomparsi. Waché ha provato a dare una spiegazione a tutto ciò, rivelando un difetto tutt’altro che banale.

Red Bull, Waché avvisa: “Il bilanciamento dell’auto cambia continuamente. Per fortuna c’è Max”

In un’intervista rilasciata a Auto Motor und Sport, il direttore tecnico della Red Bull ha provato a spiegare dal proprio punto di vista quali sono i problemi dell’attuale RB21.

Red Bull – screen Youtube Red Bull Racing – Panorama-auto.it

Come anticipato, le criticità dell’annata passata non sembrano essere state risolte, almeno per il momento:

Il bilanciamento del veicolo cambia continuamente. Ci vuole troppo tempo per rimediare. Fortunatamente, abbiamo Max in macchina che se ne rende conto

La monoposto sembra funzionare solo in una finestra molto ristretta, un po’ come sta accadendo alla Ferrari, e la missione alla quale è chiamata la Red Bull ogni weekend è quella di riuscire a centrare quella piccola finestra in tempo utile per le Qualifiche. Il motivo per il quale il team guidato da Christian Horner si trova spesso in questa situazione di incertezza nelle Free Practice? Il simulatore, parola di Helmut Marko:

In fabbrica lavori su alcuni dati che poi vengono puntualmente smentiti quando arriviamo in pista. È successo due anni fa a Monaco ed è andata allo stesso modo in Giappone. Ho detto a Verstappen di fidarsi delle sue sensazioni e non di quello che dice il simulatore

Avere un fenomeno al volante come Verstappen aiuta, e non poco. Grazie al weekend perfetto dal punto di vista operativo e alla classe dell’olandese, un venerdì anonimo è stato trasformato in pole position al sabato e successo nel GP alla domenica. Ma la Red Bull negli ultimi anni ci ha abituato a ben altro, ed i venerdì passati a rincorrere gli avversari ed il bilanciamento della vettura non possono diventare la regola.

Giovanni Esposito

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