
Alonso, la frecciatina va a segno - www.PanoramaAuto.it
Dopo la frecciatina lanciata qualche gara fa, Alonso punzecchia ancora lo storico rivale. Invidia o analisi perfetta?
Il Gran Premio del Canada ha lasciato spazio a un acceso confronto a distanza tra Fernando Alonso e Lewis Hamilton, protagonisti di un episodio controverso negli ultimi istanti della corsa. Il due volte campione del mondo spagnolo, al volante dell’Aston Martin, ha espresso il proprio disappunto nei confronti del pilota inglese della Scuderia Ferrari, accusandolo di aver rallentato in modo strategico nel momento della ripartenza dopo il regime di Safety Car.
Al termine della gara, durante la comunicazione radio con il suo ingegnere di pista Chris Cronin, Alonso ha manifestato il suo malcontento per la gestione del ritmo da parte di Hamilton. Secondo il pilota spagnolo, l’inglese avrebbe volutamente allentato la velocità nel momento in cui la Safety Car rientrava ai box, favorendo così un distacco e impedendo ai piloti subito dietro di avvicinarsi e, potenzialmente, di beneficiare di eventuali penalità inflitte ai concorrenti davanti.
“Siamo ancora entro i cinque secondi dai piloti che ci interessano?”, ha chiesto Alonso al suo team subito dopo il traguardo, sottolineando poi: “Hamilton non capisce l’importanza di restare vicino alle macchine davanti.” Il suo ingegnere ha confermato che questa situazione avrebbe potuto rappresentare un problema qualora fossero state comminate sanzioni post-gara.
Tuttavia, una ricostruzione più dettagliata dei fatti – come riportato da RaceFans – evidenzia come il distacco di Hamilton da Leclerc, suo compagno di squadra in Ferrari, sia principalmente dovuto alla presenza di sette doppiati fra di loro, fattore che ha inevitabilmente rallentato la progressione del pilota inglese.
Alonso in fondo alla griglia, è tutta invidia o no?
Fernando Alonso ha chiuso il Gran Premio con un distacco di quasi 11 secondi dal vincitore George Russell, e con circa 7,5 secondi di ritardo dal quinto classificato, Leclerc. Tuttavia, forse la sua critica nasce da una valutazione fatta dentro l’abitacolo, senza una visione completa della situazione in pista che in teoria dovrebbe avere il giudice di gara.

Viene da chiedersi se la grande attenzione di Alonso verso le norme regolamentari derivi dalla sua esperienza, prima che da una rivalità mai finita con il campione inglese. Il campione spagnolo è stato tra i primi a notare che, nonostante la bandiera a scacchi, il regime di Safety Car era ancora in vigore, vietando quindi qualsiasi sorpasso nel giro di rientro ai box. “C’è ancora la bandiera gialla e la Safety Car, quindi forse è il caso di avvertire Lance”, ha detto Alonso, chiedendo al team di monitorare attentamente eventuali infrazioni in prossimità delle prime curve.
Quanto accaduto ha sottolineato come la gestione delle situazioni di gara e il rispetto dei regolamenti siano elementi fondamentali anche negli attimi finali di un Gran Premio, incidendo direttamente sulle strategie di squadra e sulle posizioni in classifica. In ogni caso, ci sarà mai una “pace” tra Hamilton e Alonso? Bella domanda…