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Non serve nemmeno che la batteria duri così tanto: ecco cosa ne pensa Stella Li, figura importante di BYD.
Il dibattito su quanta autonomia debba avere un’automobile elettrica al giorno d’oggi per essere accolta positivamente dai clienti è ancora aperto e le case produttrici si dividono soprattutto in due scuole di pensiero: quelle che puntano sulla rapidità di ricarica con i cosiddetti Supercharger che sono in grado di ripristinare al massimo il livello di una batteria in pochi minuti e quelle che invece si concentrano sulla creazione di batterie che durano anche migliaia di chilometri con una singola ricarica.
E’ oggettivamente presto per sapere quali correnti di pensiero avranno ragione a lungo termine e solo dopo il 2035 quando entrerà in vigore il “bando” alle automobili termiche potremo capire chi dominerà il mercato. In ogni caso, ci sono anche costruttori che escono dagli schemi. Tra questi, impossibile non citare BYD, azienda cinese leader del mercato delle elettriche non soltanto in Asia.
Il marchio sta seguendo una politica ben diversa da Tesla che ha anche premiato – negli ultimi mesi l’azienda nata dal nulla ha effettuato un incredibile sorpasso sulla casa americana in quanto a vendite – e che vede nella costruzione di veicoli meno costosi con una dotazione “limitata” e componenti meno raffinati il piano per vendere milioni di auto nel futuro prossimo. Una politica che viene rispecchiata anche dal tipo di batterie scelte.
Non servono batterie long range, la dichiarazione di Stella Li
La compagnia cinese che ha nel suo Vicepresidente Stella Li la principale responsabile delle comunicazioni con la stampa nonché portavoce delle decisioni importanti del marchio ha recentemente annunciato di aver puntato molto sui suoi super charger da ben 1.000 Kilowatt, dei prodotti in grado di ripristinare il livello di carica massimo di una batteria in minuti, nemmeno ore!

Chiaramente, questo tipo di tecnologia ha un limite importante: il range effettivo che le batterie possono mettere a disposizione dei clienti con la super ricarica si aggira sui 400 chilometri. Se fosse superiore, al super charger serverebbe ovviamente più tempo per ripristinare la carica al cento per cento. Tuttavia la dirigenza dell’azienda cinese sembra convinta che la rapidità batta la qualità, in questo caso.
“I clienti non hanno bisogno di più di 300 chilometri di autonomia e non saranno disposti a pagare per aumentarla”, afferma la Li in merito a questa politica. In effetti, quando tutte le auto saranno elettriche, ci sarà un enorme bacino di utenza che non avrà materialmente i soldi per spendere più dei circa 7.000 euro che una Seagull costa in Cina. L’azienda presto sperimenterà questa tecnologia sui nuovi modelli e gli aggiornamenti dei vecchi come la Dolphin ed entro fine anno, arriverà anche in Inghilterra.