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Come è possibile che un prodotto così “inaffidabile” sia ancora in vendita? Niente paura, c’è un metodo per non farlo mai rompere.
L’affidabilità di un’automobile e, nello specifico, del suo motore è una delle caratteristiche più importanti di un veicolo nonché la cosa che può fare la differenza quando un veicolo arriva inevitabilmente alla fine del suo ciclo vitale tra un cliente che decide di tornare alla casa che lo ha prodotto ed uno che sceglie di cambiare perché è rimasto deluso dal prodotto.
Molti marchi automobilistici sono finiti al centro di richiami che hanno riguardato molti componenti ma il motore è sempre quello più controllato da organi come NHTSA e Rapex che hanno letteralmente un elenco di propulsori non molto affidabili o comunque che in migliaia di casi non sono stati costruiti con la dovuta attenzione ai dettagli da parte dei brand automobilistici.
Oggi per esempio parliamo di un propulsore che, in quanto a diffusione potrebbe tranquillamente essere sotto il cofano della vostra auto senza che lo sappiate, se non siete grandi esperti di motori. Andiamo a vedere qualche piccolo accorgimento che, nel caso la vostra auto lo monti, potrebbe permettervi di risparmiare dal meccanico e di guidare con tranquillità relativa per migliaia di chilometri.
Il motore meno affidabile si protegge così
Il propulsore a benzina prodotto da Stellantis più diffuso è sicuramente il tre cilindri Pure Tech 1.2 che si trova su una enorme varietà di modelli di tutti i principali marchi del gruppo, da FIAT ad Opel: alcuni modelli notevoli che lo usano ancora oggi sono per esempio la Peugeot 208, la FIAT 600, la Opel Corsa e anche la nuovissima Jeep Avenger. Tutte auto diffuse e che hanno un grosso problema da risolvere.

Tantissime critiche sono piovute sul sistema di cinghia a bagno olio che per gli esperti causa rotture e problemi di affidabilità ben prima che le auto raggiungano i 210mila chilometri percorsi. L’azienda produttrice è però intervenuta di recente, studiando un sistema pratico per evitare questo difetto. Si tratta di un kit di conversione, approvato dall’UE e pronto per il commercio.
Tale kit consente di sostituire la cinghia di trasmissione prima che questa porti al grippaggio del motore, in modo rapido e sicuramente meno costoso rispetto a consultare un professionista che potrebbe chiederci molti soldi, rendendo l’intervento un incubo. Magari non sarà la soluzione più comoda del mondo, ma rappresenta comunque un’ottima strada per non spendere troppi soldi dal meccanico.