
Un mezzo troppo grande! - www.PanoramaAuto.it
Quindi le dimensioni non contano? Provate a spiegarlo a chi deve controllare quello che è il mezzo più grande mai visto sulla Terra fino ad oggi.
Viviamo in un mondo in cui le auto sono sempre più grandi ed ingombranti, al punto di farci rimpiangere la piccola FIAT 600 o addirittura le varie Bianchina ed Autobianchi A112 che, in poco più di tre metri, ci davano quattro posti, un motore decente e la possibilità di posteggiare praticamente ovunque anche nei momenti di punta del traffico italiano, qualcosa che oggi, risulta quasi impossibile.
In una categoria del tutto diversa anche a quella dei SUV più immensi che possiamo trovare sul mercato però dobbiamo collocare i mezzi pesanti industriali. Quando si tratta di lavorare in un cantiere cittadino, può bastare una normale scavatrice, una betoniera ma se parliamo di cave o miniere dove si estraggono tonnellate di risorse ogni singolo giorno di lavoro, le dimensioni contano eccome…
Oggi scopriremo uno di questi mezzi che, parlando proprio di Guinness World Record, è il veicolo più grande che abbia mai calcato l’asfalto – o lo sterrato – sul nostro pianeta. Si tratta di una scavatrice anche se, a vederla, sembra qualcosa uscito dal manga de L’Attacco dei giganti o un veicolo costruito per lanciare in orbita uno shuttle! Buttiamoci alla scoperta del Bagger 288, un veicolo così grosso da terrorizzare chiunque.
La scavatrice che può sventrare una montagna
Partiamo subito dalle dimensioni, così da renderci conto di cosa parliamo: l’escavatore prodotto dalla MAN TAKRAF per il duro lavoro nelle miniere tedesche è alto 96 metri – poco meno della Torre Velasca di Milano per capirci! – lungo 220 metri, quanto una nave da crociera in pratica e raggiunge i 46 metri di larghezza. Per muovere la sua massa di 13.500 tonnellate, record assoluto di pesantezza per un veicolo terrestre, servono una serie di motori da oltre 22.000 cavalli. E comunque, la velocità massima rotolando sui suoi immensi cingoli è inferiore al chilometro orario.

Lo scopo di questo mezzo non è combattere King Kong bensì rimuovere i detriti durante gli scavi per poter poi estrarre carbone in una miniera tedesca. E non parliamo di qualche grammo come avrete capito: la Bagger 288 può infatti accumulare 240.000 tonnellate di carbone al giorno, praticamente, esaurisce filoni come se niente fosse. Il suo lavoro risulta fondamentale in molte istanze.
Introdotta nel 1978 e ancora utilizzata nell’area della Rhur dove si trovano importanti miniere di carbone, la colossale scavatrice ha un costo superiore ai 110 milioni di euro – stime basate sul valore dell’euro nel 2022 – e non necessita di moltissimi membri dell’equipaggio per operare. Il suo primato ha surclassato qualsiasi altro veicolo costruito dall’uomo e trovarsela davanti deve essere un’esperienza che si ricorda a vita, poco ma sicuro.