
Fiat Ritmo, che novità (www.panorama-auto.it - X car_tortenet)
Nel panorama dell’automobilismo italiano, pochi modelli hanno lasciato un segno tanto profondo quanto la Fiat Ritmo.
Nel panorama dell’automobilismo italiano, pochi modelli hanno lasciato un segno tanto profondo quanto la Fiat Ritmo, una vettura che, al suo debutto nel 1978, ha saputo rivoluzionare il segmento delle berline compatte. Oggi, a quasi cinquant’anni di distanza, l’idea di un ritorno in chiave moderna di questa iconica automobile torna a far parlare gli appassionati e gli esperti del settore.
La Fiat Ritmo: un simbolo di innovazione e rottura nel 1978
Quando la Fiat Ritmo fu presentata, rappresentò una netta cesura rispetto alla precedente Fiat 128, modello che era ormai considerato superato. Il progetto aveva l’obiettivo di sfidare la Volkswagen Golf, leader indiscussa del segmento delle compatte a tre volumi con portellone posteriore. Per l’epoca, la Ritmo si distinse per il suo design audace e innovativo: lunga meno di quattro metri, vantava paraurti avvolgenti in plastica integrati con le luci, oltre a una combinazione di elementi circolari e linee tese che davano alla vettura una personalità forte e riconoscibile.
Il centro stile Fiat, guidato da Giampaolo Boano, puntò molto sulla funzionalità degli interni, caratterizzati da una plancia e pannelli porta interamente in plastica, studiati per massimizzare l’abitabilità. Dal punto di vista meccanico, la Ritmo mantenne la trazione anteriore e la configurazione delle sospensioni della 128, con molle indipendenti all’anteriore e a balestra al posteriore.

La produzione della Fiat Ritmo si protrasse fino al 1988, anno in cui venne sostituita dalla Fiat Tipo. Durante quel decennio, furono venduti oltre due milioni di esemplari, consolidando la Ritmo come un modello di grande successo commerciale e un’auto molto amata dagli automobilisti italiani. Il fascino della Ritmo continua a vivere anche oggi, tanto che nuovi progetti di design cercano di immaginarla in una veste aggiornata, capace di coniugare stile retrò e innovazioni contemporanee.
Un esempio significativo di questa tendenza è il lavoro di Mirko Del Prete, designer indipendente che ha provato a ridisegnare la Ritmo mantenendo la fedeltà allo stile originale ma adattandolo a un telaio moderno e alle tecnologie attuali. Nel suo progetto emergono chiaramente i fari circolari, ora dotati di una firma luminosa a LED con un elemento orizzontale centrale, un dettaglio che richiama la classicità senza rinunciare all’innovazione. Sulla mascherina spicca il logo “vintage” illuminato, un elemento introdotto nel restyling del 1982 e non presente sulla versione originale del 1978.
Anche i fanali posteriori del concept sono stati ridisegnati con una struttura a LED a sviluppo orizzontale, proprio come quelli della vettura che ha ispirato questa reinterpretazione. Le maniglie delle portiere, invece, si discostano dall’originale forma tondeggiante degli anni ’80, optando per un design tradizionale più funzionale e moderno.