
Marquez-Rossi, perché non è fuori luogo il paragone (www.panorama-auto.it - X Jordan)
Marc Marquez è il pilota più forte di sempre, anche di Valentino Rossi: non è una provocazione, anche se lo spagnolo ha le sue ‘macchie’.
Quando si parla di MotoGP e soprattutto di Valentino Rossi, difficilmente si mette in discussione il fatto che sia stato uno dei piloti più forti di sempre, e sicuramente il numero uno della MotoGP. Ma è davvero così? La nostra non vuole essere una provocazione, ma ci teniamo a mettere in discussione questa posizione.
Il numero 46 è stato il numero uno assoluto, o Marc Marquez ha dimostrato di essergli superiore? La nostra non è una valutazione che sposa la loro rivalità, anche perché con un gap anagrafico così ampio era chiaramente complicato per Rossi sovrastare Marquez nel pieno della sua carriera.
Tuttavia, Marc Marquez ha dimostrato (e continua a dimostrare) velocità, costanza e capacità di addatamento che nel motociclismo raramente si sono viste: senza contare, poi, che la sua storia è tutto tranne che semplice e banale.
MotoGP, Marquez tra infortuni e domini: perchè il paragone con Valentino Rossi non è fuori luogo
Marc Marquez non soltanto ha battuto Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa. Non soltanto sta dominando un mondiale in Ducati, mettendo a dir poco alle corde sia il fratello Alex che il compagno di squadra Francesco Bagnaia. Non soltanto sta inseguendo il nono titolo mondiale di una carriera favolosa. Ma in mezzo a tutti questi successi, ci sono anche tante batoste. Le sconfitte, la macchia del 2015 (purtroppo indelebile), gli infortuni. Nel 2020, dopo la rottura, è stato operato all’omero destro e ha avuto una serie di ricadute che lo hanno fatto addirittura meditare apertamente sul suo futuro in MotoGP. E adesso è tornato a vincere. Magari meno estremo di prima, meno irresistibile, meno inarrivabile.

Ma è tornato, malgrado qualche caduta di troppo. Oltre agli avversari battuti, alle moto guidate, c’è una storia straordinaria che lo rende semplicemente uno dei migliori sportivi della storia per numeri, capacità di adattamento, carattere e resilienza. Di fatto, gli infortuni che ha subito avrebbero fatto crollare molti altri atleti, specialmente dal punto di vista mentale. Così, però, non è stato per Marquez. Che, fra le altre cose, ha inventato praticamente tutto un altro modo di guidare, tanto da diventare famoso per le moltissime cadute salvate. Pensiamo a quella del GP di Valencia 2017, decisiva per la conquista del suo quinto titolo mondiale. Inoltre, ha sgretolato e continua a sgretolare ogni record che lo ha preceduto (di Rossi e non solo).
Pensare che Valentino Rossi è il pilota più forte della storia della MotoGP è legittimo, ma il paragone con Marquez ci sta tutto, e sicuramente non è fuori luogo. E’ indiscutibile che il numero 93 della Ducati ha portato qualcosa di nuovo fin dal suo arrivo in MotoGP. Dai sorpassi estremi, alle cadute pesanti, fino alla ricerca assoluta del limite su una motocicletta e allo stile di guida aggressivo e imprevedibile. E poi le polemiche, che non mancano mai nel percorso di un grande campione, e la straordinaria risalita che potrebbe portarlo al nono titolo mondiale della sua carriera: proprio come, neanche fosse uno scherzo del destino, Valentino Rossi.