
Autostrade, come sono nate (www.panorama-auto.it)
Scopriamo come un incidente nel 1901 e la volontà di un principe di Monaco abbiano rivoluzionato le strade moderne.
Questo articolo esplora come un incidente nel 1901 abbia spinto un principe di Monaco a rivoluzionare le strade moderne. Dalle prime soluzioni contro la polvere fino all’era delle strade asfaltate, la trasformazione delle infrastrutture stradali ha avuto un impatto duraturo sulle moderne reti di trasporto.
Due eventi hanno cambiato le reti di trasporto per sempre
Tutto quanto è iniziato ben prima del 1900. Edgar Purnell Hooley è stato un inventore nato a Swansea in Galles nel giugno 1860 e ha lavorato come ingegnere civile. Nel 1884 divenne geometra presso lo Stow-on-the-World Highway Board. In seguito ha ricoperto un incarico simile presso il Maidstone Highway Board prima dit rasferirsi a Nottingham, dove nel 1889 fu nominato geometra per la contea del Nottinghamshire. Nel 1901, passeggiando lungo Park Hall Road, nei pressi di una ferriera vide un tratto di strada liscio, pulito e nero. Chiedendo alla gente del posto cosa fosse successo, scoprì che un barile di catrame era caduto da una carrozza ed era scoppiato. Qualcuno aveva sparso detriti e scorie provenienti dalle fornaci vicine per coprire il disastro. Questa pavimentazione involontaria aveva solidificato la strada, e così trascorse un anno a lavorare su un metodo per replicare quell’effetto, e nel 1902 brevettò un procedimento che prevedeva l’aggiunto di sabbia o pietre molto fini, piccole quantità di cemento Portland, resina e pece al catrame caldo per creare una superficie liscia e saldata. Nello stesso anno, la Radcliffe Road di Nottingham di venne la prima strada asfaltata al mondo.

C’è stato un altro evento che ha cambiato il mondo per sempre; il principe Alberto I di Monaco non fu solo un sovrano impegnato in politiche economiche e sociali, ma si rivelò anche un innovatore nel campo delle infrastrutture. Profondamente insoddisfatto delle condizioni stradali del suo territorio, iniziò a promuovere attivamente l’esplorazione di nuove tecniche di pavimentazione. Visionario e amante del progresso, Alberto I comprese che lo sviluppo del principato passava anche attraverso la modernizzazione delle vie di comunicazione. La sua determinazione nel voler migliorare la qualità e la sicurezza delle strade monégasche portò alla sperimentazione di diverse soluzioni, tra cui l’introduzione dell’asfalto in un’epoca in cui la ghiaia e i ciottoli dominavano la scena. Con il sostegno di esperti e ingegneri, il principe avviò una serie di progetti pilota volti a testare nuove mescole e rivestimenti stradali, sapendo che ciò avrebbe non solo incrementato l’attrattiva del principato per il turismo ma anche migliorato le condizioni di vita per i suoi abitanti.
Come la polvere ha ispirato l’evoluzione delle strade
La polvere era una nemica silenziosa che affliggeva non solo il comfort dei viaggiatori ma anche la salute pubblica e la manutenzione dei veicoli. Ogni passaggio, sia esso di carrozze o delle prime automobili, sollevava nuvole soffocanti, costringendo chiunque a coprirsi il volto e causando problemi respiratori. Le strade polverose divennero dunque il simbolo della necessità di un cambiamento. Gli ingegneri iniziarono a sperimentare con diversi materiali per ridurre al minimo la produzione di polvere. L’uso di mezzi come l’applicazione di oli, sali e altri leganti chimici sulle superfici stradali si rivelò un primo passo verso la ricerca di soluzioni più definitive. La consapevolezza dei problemi causati dalla polvere generò un consenso unanime: era tempo di progettare strade che fossero non solo percorribili ma anche sostenibili e adattabili alle esigenze di una popolazione in rapida crescita.
Le prime sperimentazioni per mitigare il problema della polvere iniziarono a prendere forma nei primi anni del ventesimo secolo. Gli ingegneri provarono diversi approcci, tra cui l’applicazione di olio e catrame sulla superficie delle strade, creando una sorta di manto protettivo in grado di contenere le particelle di polvere. La miscela di materiali si evolse rapidamente, con l’uso di tecniche innovative come l’aggiunta di una base di pietra macinata e l’incorporazione di agenti leganti. Questi esperimenti, sebbene rudimentali rispetto agli standard moderni, gettarono le basi per lo sviluppo delle strade asfaltate che oggi conosciamo. L’attenzione ai dettagli, come la granulometria dei componenti e la modalità di applicazione, divenne cruciale per comprendere quale formula potesse offrire un compromesso ottimale tra durabilità e praticità. Queste esperienze furono cruciali per sviluppare una comprensione più profonda dell’ingegneria delle superfici stradali, un settore che avrebbe visto una rapida innovazione nel corso del secolo.