
La dura critica! (Instagram) - www.PanoramaAuto.it
Delle dichiarazioni shock di Valentino Rossi sulla motocicletta con cui correva sono appena arrivate. Cosa pensa il dottore?
Con un curriculum che parla da solo, Valentino Rossi è sicuramente uno dei piloti al livello mondiale e in qualsiasi sport più forte che si sia mai visto su un circuito di qualunque tipo: se i suoi sette titoli non fossero abbastanza per definirlo uno dei migliori di sempre, basti pensare alle sfide che ha affrontato in pista con leggende del calibro di Marc Marquez o Max Biaggi per ottenerli.
Il pilota ormai si è ritirato ma ne avrebbe di storie da raccontare, sopratutto sugli anni trascorsi in Yamaha, motocicletta con la quale bisogna dire che Vale è stato davvero imbattibile, al suo picco. Rossi infatti ha portato a traguardo la moto con livrea blu e gialla ed il famoso numero 46 che lo ha consacrato tante volte, molte delle quali in testa a tutti gli altri concorrenti.
Tuttavia, alcune dichiarazioni recenti riguardo quel periodo fanno pensare che forse, le condizioni in cui si correva non fossero le migliori e che ci fossero effettivamente dei modelli più competitivi in pista, nell’anno in cui Rossi ha solcato i tracciati con il mezzo giapponese; andiamo a leggere che cosa ha detto il Dottore e che cosa potrebbero voler dire queste parole di Rossi.
Rossi, parole forti: “Faceva schifo”
Il motomondial del 2004 è solo uno dei tanti che Valentino Rossi ha concluso davanti a tutti a bordo della motocicletta Yamaha. Quell’anno, il pilota guidava una YRZ-M1 che ebbe il duro compito di competere contro Honda, una scuderia che tra l’altro, Vale conosce bene visto che ci ha vinto uno dei suoi primissimi titoli, prima di passare alla concorrenza diretta!

L’anno si è concluso nel migliore dei modi, ma come ammette lo stesso Rossi in un video diffuso su YouTube era iniziato malissimo: “Arriviamo in Malasya a vedere la moto per il 2004 e cavolo, faceva schifo. In confronto alla Honda RC211, te lo devo dire cos’era? Con quel cinque cilindri e quelle marmitte…nessuno spazio vuoto…”, riferisce Vale all’intervistatore in merito alla sua esperienza.
Il test in pista non andò benissimo e Vale ricorda di aver sentito la moto molto “scorbutica” sotto il profilo delle prestazioni: “Sono andato subito forte. Ma quando Yamaha mi ha preso, lo ha fatto seriamente”, racconta il Dottore. In effetti, anche grazie a quei test, la scuderia riuscì a perfezionare la motocicletta, rendendola l’arma con cui Vale avrebbe trovato l’intesa afferrando subito il suo titolo mondiale. E il resto, come si suol dire, è storia.