
La storia incredibile di un uomo: cosa ha fatto con la sua Piaggio (www.panorama-auto.it)
Attraversare l’oceano alla guida di una Piaggio può sembrare incredibile, ma quest’uomo è riuscito nell’impresa impossibile.
I modelli creati dalla Piaggio, nel corso del tempo, hanno raggiunto un certo valore storico. Non solo perché effettivamente certe creazioni sono diventate davvero iconiche, pensiamo alla mitica Vespa, ma anche nell’immaginario collettivo quando pensiamo al marchio con sede a Pontedera riflettiamo su uno dei tanti celebri motorini utilizzati da giovanissimi e adulti fatti e finiti, e anche a star del cinema italiano e internazionale.
E poi ci sono quegli scooter che vanno oltre a tutto questo, rendendo un “semplice” viaggio quasi impossibile un’iconica scalata di emozioni e momenti indimenticabili. Ed è proprio quello che è successo a un padre, che ha compiuto un’impresa capace di emozionare veramente il mondo intero, attraversando l’oceano con una due ruote Piaggio: la sua storia è davvero inimitabile.
Il viaggio di quest’uomo con la sua Piaggio è incredibile: da brividi
Cosa può fare un padre di famiglia per la propria figlia? Attraversare l’oceano in bicicletta, o quasi. Cristian Gamberoni, di 53 anni, responsabile di produzione in un’azienda di moda, ha scelto di partire da Bure (piccola frazione di San Pietro in Cariano in Valpolicella) per raggiungere Londra in motorino. Avete capito bene. Niente scooter o motociclette di ultima generazione e neanche macchine, ma un vecchio Sì della Piaggio datato 1994.

Per intenderci, ci riferiamo al modello con i pedali. Un’impresa praticamente impossibile e che neanche il regista di un film avrebbe pensato di creare, se non fosse che è tutto vero. E magari, qualcuno, leggendo queste righe a un film ci penserà realmente. Ma a cosa dobbiamo questo iconico tour in Gran Bretagna su di un vecchio scooter? Ai microfoni del Corriere della Sera, ha spiegato che a dicembre è andato a trovare sua figlia che sta frequentando il quarto anno del liceo linguistico proprio in Inghilterra, ad Aldeshot (poco distante da Londra). A un certo punto, “le ho detto che quasi quasi la prossima volta vengo a trovarla in motorino. Lei mi ha detto che non ce l’avrei mai fatta, e così è cominciato tutto”.
Tutto è nato come una sfida, un gioco fra padre e figlia, e si è presto trasformato in una missione londinese iniziata nel cuore dell’Italia e terminata a Londra. E la cosa più incredibile è che questo straordinario viaggio si è sviluppato in compagnia del Sì Piaggio, prima sistemato dal suo amico meccanico, che lo ha controllato completamente, e poi è iniziato il viaggio. Il 24 aprile 2025 ha iniziato a dirigersi verso Londra, percorrendo 1.500 chilometri e facendone cira 300 al giorno. Il giorno dell’arrivo, lui che per sua stessa ammissione pensava sarebbe stata più dura, ne ha fatti ben 450. Per quanto lungo ed estenuante come viaggio può essere stato, vedere sua figlia lo ha spinto oltre ai suoi limiti e a quelli del suo mezzo: quando di mezzo c’è l’amore, non esiste davvero meta impossibile.