
Mario Draghi sentenzia sul 2035 (www.panorama-auto.it - X Clash Report)
Le auto elettriche continuano a essere al centro dell’attenzione in vista del 2035, e stavolta a parlare ci ha pensato Mario Draghi.
Si parla spesso di automobili elettriche, visto e considerato che sono state designate come quelle del futuro. Nel 2035 in Europa e in vari Stati USA sembra che i mezzi di trasporto principali dovrebbero essere questi, anche se molte cose ancora non quadrano come effettivamente dovrebbero.
Senza pensare ai punti di forza e ai punti deboli, il mercato delle quattro ruote non sembra avere accolto l’elettrico come avrebbe dovuto fare già da tempo. Lo dimostra la crisi di aziende come Stellantis, con vendite al ribasso e che pare che si dirigano verso altre soluzioni come la realizzazione di automobili ibride.
Insomma, un momento molto delicato per i veicoli a zero emissioni, e proprio per questo una figura importante per la politica europea come Mario Draghi ha deciso di dire la propria opinione in riferimento a questo rilevante argomento sul futuro della mobilità sostenibile.
Mario Draghi preoccupa tutti: riguarda le auto elettriche
In seguito alla richiesta di molti marchi produttori di automobili di revisionare il piano che prevede il divieto di vendita di modelli dotati di alimentazione a benzina e diesel post 2035, Mario Draghi ha detto la sua sulla situazione che riguarda l’Europa intera. Secondo lui, è sempre più difficile immaginare un futuro ampiamente elettrificato, con un maggiore stimolo di investimento per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica e reso i modelli elettrici più economici.

In più, si sarebbero potute sviluppare al meglio la produzione di abtterie e semiconduttori. Il problema principale, sempre secondo Draghi, è che il mercato delle automobili elettriche si è sviluppato molto più lentamente di quanto previsto. Inoltre, le emissioni di CO2 sono diminuite in maniera assai lieve, e questo forse è il problema più grande. Il che è comprensibile, dato che il parco auto europeo è sempre più vecchio e sempre meno sostenibile. Insomma, i progetti annunciati anni fa sembrano venire meno a questo punto, ed è Mario Draghi per primo ad arrivare a una riflessione del genere.
E quindi? Beh, adesso secondo Draghi “la prossima revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 dovrebbe seguire un approccio tecnologicamente neutrale e fare il punto sugli sviluppi di mercato e tecnologici”. Secondo lui, è necessario anche un approccio integrato per il miglioramento dei veicoli elettrici, in maniera tale da coprire le catene di fornitura, esigenze infrastrutturali e potenzialità dei carburanti a zero emissioni di carbonio.