
Anche John Elkann a rischio (Wikimedia) - www.PanoramaAuto.it
Doveva succedere prima o poi: la casa BYD sfida Stellantis sul suo terreno, guadagnando rapidamente consensi.
Nel sistema sempre più competitivo dell’industria automobilistica globale, la sfida tra i colossi del settore si fa ogni giorno più intensa. Il gruppo automobilistico cinese BYD sta guadagnando terreno in modo sorprendente, mettendo in difficoltà il colosso italo-francese Stellantis. L’attenzione si concentra ora sulle strategie di mercato e sulle dinamiche che vedono molti concessionari dell’ex gruppo FCA aprire le porte ai veicoli elettrici BYD, nel tentativo di rispondere a un mercato in rapida evoluzione.
Negli ultimi mesi, molti “dealer” di Stellantis, che tradizionalmente commercializzavano marchi come Jeep, Fiat, Opel e Dodge, stanno progressivamente integrando nei propri showroom le vetture di BYD. Questo fenomeno si riscontra sia in Europa che negli Stati Uniti, segno evidente di un cambiamento strutturale nel mercato automobilistico. La ragione è chiara: BYD offre modelli elettrici altamente competitivi in termini di prezzo e tecnologia, rispondendo efficacemente alla crescente domanda di veicoli a basse emissioni.
In particolare, in Germania, dove Stellantis conta su una presenza storicamente forte, il numero di concessionari BYD è passato da 26 a oltre 50 in pochi mesi, con l’obiettivo di raggiungere i 120 entro la fine del 2025. Questa espansione rapida e mirata è guidata da figure di spicco provenienti proprio da Stellantis, come Maria Grazia Davino, attuale CEO di BYD Europe, e Lars Bialkowski, a capo di BYD Germany. Entrambi hanno maturato un’esperienza significativa all’interno del gruppo italo-francese, sfruttando questa conoscenza per sviluppare strategie efficaci che colpiscono i punti deboli di Stellantis.
Per Stellantis questa situazione rappresenta un problema non solo commerciale ma anche di immagine e controllo strategico. I concessionari, invece di rafforzare la fedeltà ai marchi del gruppo, si trovano a promuovere un concorrente diretto all’interno degli stessi spazi di vendita. Tale convivenza, senza precedenti nel settore, pone interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine del modello distributivo di Stellantis.
Alla base di tutto, un grave errore
Gli esperti sottolineano che la facilità con cui BYD è riuscita a inserirsi nella rete Stellantis è frutto anche di un errore strategico. La mancata definizione di condizioni contrattuali più stringenti per i concessionari ha permesso al produttore cinese di accedere a una rete già consolidata, accelerando così il processo di conquista del mercato. Questo non solo favorisce la crescita di BYD in termini di riconoscibilità e fiducia da parte dei clienti, ma riduce progressivamente il controllo che Stellantis ha sul proprio canale di distribuzione.
Un dato interessante, tuttavia, riguarda la natura delle vendite BYD: solo il 12% delle registrazioni in Germania riguarda clienti privati, mentre la maggior parte è generata da aziende e noleggi a breve termine. Questo suggerisce una strategia aggressiva orientata a incrementare rapidamente i volumi, anche a costo di mettere a rischio la stabilità e la redditività a lungo termine.

La crescente presenza di BYD nei concessionari Stellantis solleva importanti questioni sul futuro delle relazioni tra il gruppo italo-francese e i suoi partner commerciali. È possibile che Stellantis debba adottare misure restrittive per impedire la vendita di marchi concorrenti all’interno della sua rete, ma questa strada comporta rischi significativi. Molti concessionari segnalano infatti come la mancanza di nuovi modelli attraenti renda difficile mantenere la propria redditività senza poter ampliare l’offerta con veicoli di terze parti.
Il gruppo si trova quindi a dover bilanciare la necessità di proteggere i propri brand con la volontà di conservare una rete di vendita solida e motivata. Ignorare il fenomeno potrebbe significare perdere rapidamente terreno, non solo in Europa, ma anche in mercati strategici come quello statunitense e messicano, dove BYD sta consolidando la propria presenza. Questa nuova realtà rappresenta una sfida cruciale per Elkann e la leadership di Stellantis, chiamati a reagire con strategie innovative per evitare che la crescita di BYD comprometta irrimediabilmente la posizione di uno dei gruppi automobilistici più importanti al mondo.