
La ragione dietro il ricorso accolto - www.PanoramaAuto.it
Aveva preso la multa ma ha letteralmente rispedito al mittente la sanzione e ora, vi spieghiamo come ha fatto.
Un caso insolito e paradossale ha coinvolto un avvocato aquilano, destinatario di due multe e di una cartella esattoriale del Comune di Rieti, che alla fine ha ottenuto un risarcimento superiore alla somma richiesta inizialmente. La vicenda, che ha per protagonista l’avvocato Domenico De Nardis, dirigente dell’avvocatura del Comune dell’Aquila ed ex comandante dei vigili urbani, si è conclusa con la condanna del Comune di Rieti a pagare circa 2.000 euro, superando così i 1.500 euro della cartella esattoriale.
La storia prende avvio su un tratto della Strada statale 79 “Ternana”, dove è collocato un autovelox nel territorio comunale di Rieti, che limita la velocità a 70 chilometri orari. L’apparecchio, disattivato nel novembre 2023 a causa di lavori nella galleria di Colle Giardino, era stato riattivato nell’estate 2024. Proprio in quel periodo ha rilevato una presunta infrazione da parte dell’avvocato De Nardis, che stava viaggiando in direzione Terni. La multa è stata notificata regolarmente, ma l’avvocato ha presentato un ricorso presso la Prefettura di Rieti, sostenendo che il dispositivo non fosse omologato, una questione tecnica che ha bloccato ogni decisione delle autorità.
Nel frattempo, nonostante l’assenza di un pronunciamento della Prefettura, il Comune ha inviato un secondo verbale, contestando al conducente anche la mancata esibizione dei documenti, aggravando la posizione. Dopo qualche mese, è arrivata la cartella esattoriale per un importo di 1.500 euro, che sarebbe cresciuto nel tempo se non fosse stato contestato dall’avvocato.
L’ingegno dell’avvocato della “vittima”
Assistito dall’avvocato Alessandra Lopardi del foro dell’Aquila, De Nardis ha impugnato le sanzioni e la cartella esattoriale di fronte al Giudice di Pace dell’Aquila. La difesa ha puntato su diversi profili giuridici, tra cui la competenza territoriale, che secondo la normativa vigente spetta al luogo di residenza del presunto debitore e non a quello in cui si sarebbe verificata l’infrazione. Inoltre, è stata evidenziata la nullità dei verbali e di tutti gli atti successivi emessi dal Comune di Rieti, in quanto basati su un dispositivo non omologato e su procedure amministrative contestabili.
Il giudice ha accolto le argomentazioni della difesa, annullando le multe e la cartella esattoriale e condannando il Comune a risarcire l’avvocato con una cifra superiore a quella richiesta, pari a circa 2.000 euro. Si tratta di un risultato insolito, che ribalta completamente la posizione del Comune e sottolinea l’importanza di rispettare le procedure e le normative vigenti nell’emissione di sanzioni stradali.

Questo caso evidenzia le problematiche legate all’utilizzo degli strumenti elettronici per il controllo della velocità, in particolare quando non sono rispettate le normative sull’omologazione e sulla comunicazione delle infrazioni. Inoltre, mette in luce il ruolo fondamentale della competenza territoriale e delle tempistiche nell’adozione di provvedimenti amministrativi, aspetti spesso trascurati ma decisivi nei ricorsi contro le multe.