
I dirigenti di Hyundai lanciano l'assalto (Hyundai) - www.PanoramaAuto.it
La casa coreana punta in alto: Hyundai non ha nessun timore reverenziale per Renault e Skoda, ora mira al loro trono. La sfida è lanciata.
Hyundai sfida apertamente i colossi europei dell’auto, puntando a sconvolgere un mercato tradizionalmente dominato da marchi come Renault e Skoda. La casa coreana, guidata dal manager Xavier Martinet, ex Renault con una visione strategica ambiziosa, si prepara a fare il salto di qualità in un continente dove la sua quota di mercato è cresciuta silenziosamente ma con costanza.
Negli ultimi quindici anni, Hyundai ha raddoppiato la sua presenza in Europa, passando da una quota di mercato del 2% a quasi il 4%. Un risultato che potrebbe sembrare modesto, ma che nasconde una strategia di lungo termine ben definita: raggiungere entro il 2030 il podio delle vendite europee, un traguardo che metterebbe in seria difficoltà marchi storici come Renault e Skoda, finora dominatori nei segmenti delle flotte aziendali e dei SUV compatti.
Il piano di Martinet non è solo ambizioso, è anche pragmatico: la produzione europea cresce, con oltre 575.000 veicoli assemblati ogni anno negli stabilimenti di Repubblica Ceca e Turchia, un fattore chiave per ottimizzare costi e logistica. Ma la vera sfida è conquistare il territorio delle flotte aziendali, dove Hyundai deve ancora recuperare terreno, anche nei confronti della propria consociata Kia, che vanta già una quota superiore (4,2%).
Il lancio dell’Inster e la rivoluzione elettrica
Al centro della strategia c’è il lancio dell’Inster, il nuovo SUV elettrico compatto che Hyundai sta spingendo con forza nel mercato europeo. Il successo iniziale ha superato ogni previsione, tanto da convincere la casa coreana a valutare il trasferimento della produzione direttamente in Europa. Questa mossa non è solo una questione di efficacia produttiva, ma un vero e proprio segnale di sfida lanciato ai competitor: ridurre i tempi di consegna, abbattere i costi e sfruttare incentivi locali sarà decisivo per conquistare una fetta importante del mercato BEV.
Xavier Martinet prevede che entro il 2027 la quota di veicoli elettrici venduti da Hyundai in Europa possa raggiungere il 20-25%, in netto aumento rispetto al 16-17% registrato nel primo trimestre del 2025. Una trasformazione che non si limita alle vendite, ma coinvolge tutta la filiera produttiva, con particolare attenzione allo sviluppo delle batterie, vero cuore tecnologico del futuro elettrico.

In una svolta controcorrente rispetto a molti altri costruttori, Hyundai mantiene il modello tradizionale di vendita tramite concessionarie, rifiutando per ora il sistema di agenzia diretta adottato da molti competitor. Per Martinet, questa scelta rappresenta un vantaggio competitivo: in un mercato che sta lentamente tornando alla normalità post-pandemica, l’esperienza d’acquisto personalizzata e la presenza capillare sul territorio renderanno Hyundai più vicina ai clienti, rafforzando la fiducia e consolidando la relazione con il pubblico europeo.
Tuttavia, questa strategia non è priva di costi e rischi, soprattutto quando i brand europei e giapponesi continuano a dominare le flotte aziendali grazie a rapporti consolidati e una rete di vendita efficiente. La concorrenza nel settore dei SUV elettrici si fa sempre più feroce, con investimenti massicci in infrastrutture di ricarica e tecnologia che impongono una risposta rapida e innovativa.
Gli analisti del settore accolgono con favore la prospettiva di una produzione europea dell’Inster. Produrre vicino al mercato di destinazione non solo abbassa i costi, ma consente a Hyundai di essere più reattiva alle esigenze dei clienti e di accedere con maggior facilità agli incentivi statali e comunitari. Tuttavia, questa strategia richiede una sinergia perfetta nella catena di fornitura e un’attenta gestione della produzione, fattori chiave per non compromettere tempi e qualità.
Nei prossimi cinque anni, la sfida di Hyundai sarà dimostrare che la sua crescita non è un fuoco di paglia. La casa coreana vuole diventare un punto di riferimento non solo per la quota di mercato, ma soprattutto per innovazione, sostenibilità e affidabilità nel panorama della mobilità elettrica europea, mettendo così Renault e Skoda sull’avviso: la partita è appena iniziata e Hyundai non ha intenzione di fare sconti.