
La polizia è dovuta intervenire - www.PanoramaAuto.it
Le sorprese che gli agenti hanno trovato nella cantina di un anziano sono tante. La più evidente è un veicolo che mai e poi mai dovrebbe finire nelle mani di un privato.
Un uomo insospettabile, un anziano in pensione ormai da anni è stato “vittima” di un vero raid da parte della polizia in un caso che, pur se avvenuto ormai tempo fa, sta raggiungendo solo in questi giorni una conclusione dal punto di vista legale. Ciò che gli agenti hanno trovato in casa sua è semplicemente assurdo, specie visto che l’uomo sembrava il classico, pacifico pensionato, quello che “salutava sempre” e che non rifiutava mai un favore ai vicini.
Il caso è stato discusso a Kiel, città a circa 100 chilometri da Amburgo, e una nuova udienza è prevista per mercoledì prossimo, con una decisione attesa entro il mese successivo. Nel frattempo, questa vicenda continua a far discutere non solo per la sua incredibile scoperta, ma anche per le implicazioni etiche e legali che solleva dato quello che è stato trovato in casa sua.
Quando la polizia ha fatto irruzione nella casa di un pensionato ottantaquattrenne nel nord della Germania, non si aspettava certo di trovarsi davanti a un vero e proprio museo della Seconda Guerra Mondiale. Nel garage nascosto sotto la residenza, infatti, sono stati scoperti un carro armato Panther, un cannone antiaereo e persino un siluro, oggetti che hanno subito scatenato un acceso dibattito legale e mediatico.
Armi, siluri e pure un carro armato da guerra
La vicenda risale ormai al 2015, quando le autorità locali, allertate dai colleghi di Berlino impegnati in indagini su presunte opere d’arte naziste rubate, hanno deciso di perquisire la casa di Heikendorf. Quello che hanno trovato ha dell’incredibile: un carro armato Panzer V Panther, uno dei più efficaci mezzi corazzati tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale armato con un poderoso PAK da 75 millimetri in grado di distruggere un corazzato nemico da due chilometri, rimosso con l’intervento di una ventina di soldati e impiegando quasi nove ore per essere caricato su un automezzo speciale.
Non si trattava solo di un pezzo da museo, ma di un vero e proprio arsenale, comprendente anche fucili d’assalto, pistole e munizioni. La scoperta ha aperto un contenzioso legale acceso, con pm e difesa che ora discutono di come trattare questa collezione di armi da guerra alla luce della legge tedesca sul controllo delle armi belliche.

La difesa sostiene che molte delle armi non siano più funzionanti e che il carro armato fosse stato acquistato come rottame, non certo per scopi offensivi. Si parla di una possibile multa ridotta a 50.000 euro, una cifra ben lontana dai 500.000 euro inizialmente ipotizzati dall’accusa. Il pensionato, che ora deve trovare un nuovo “domicilio” per questi ingombranti cimeli, ha ricevuto offerte interessanti: un museo statunitense ha manifestato interesse per il Panther, mentre diversi collezionisti tedeschi vorrebbero acquisire altre armi della raccolta. Questa situazione mette in luce il delicato equilibrio tra il diritto e la passione per la storia militare, ma anche i rischi legati alla detenzione privata di armamenti così potenti e simbolici.
Il fulcro del dibattito è l’applicazione della War Weapons Control Act, la normativa che regola produzione, vendita e trasporto di armi belliche in Germania. I pubblici ministeri sostengono che alcune delle armi e delle munizioni trovate siano ancora potenzialmente utilizzabili, giustificando così i pesanti provvedimenti legali.