
I nuovi limiti della capitale - www.PanoramaAuto.it
Come cambiano le cos nella Capitale, ora che vengono inserite le aree della Zona 30.
La Capitale italiana imbocca una nuova strada verso una mobilità più sicura e sostenibile, introducendo un limite di velocità di 30 km/h in diverse aree della città, con particolare attenzione al Centro Storico e ad alcune zone periferiche. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di misure volte a ridurre gli incidenti stradali, migliorare la qualità della vita e promuovere spazi urbani più verdi e vivibili.
L’introduzione del limite a 30 km/h sarà accompagnata da un massiccio potenziamento dei sistemi di controllo elettronico della velocità. A Roma saranno installati 60 nuovi autovelox, sia fissi che mobili, che si aggiungeranno ai 20 già operativi. Questi dispositivi interesseranno anche strade a elevato scorrimento come la Tangenziale sui due lati all’altezza dei Campi Sportivi, via Isacco Newton, Cristoforo Colombo, Centocelle e via del Mare, dove sarà riattivato il sistema Tutor per il rilevamento della velocità media.
Un ulteriore elemento di sicurezza riguarda la lotta alle distrazioni e al passaggio col semaforo rosso. Sono già attivi 11 dispositivi di tipo Vista Red e altri 15 incroci sono in fase di allestimento per monitorare complessivamente 38 piste. Le sanzioni per chi trasgredirà alle norme entreranno in vigore a partire da novembre 2025, segnando un ulteriore passo verso un controllo più rigoroso della circolazione urbana.
Zona 30, la mappa delle aree coinvolte
Il Comune di Roma ha definito un piano che coinvolge circa 50 strade, tra cui arterie importanti come via Reggio Calabria, via di Villa Ada, viale Agosta e via dei Gelsi nel quartiere Centocelle. Anche alcune zone di Monteverde, come via Guinizelli e largo Alfredo Oriani, insieme a tratti di via del Pigneto e piazza Giovenale nei pressi di Balduina, saranno interessate dal nuovo limite. In aggiunta, il provvedimento si estende a strade secondarie, in particolare in aree riqualificate con interventi di verde urbano, pensati per migliorare la vivibilità e favorire una mobilità più lenta e sicura.
Questa impostazione, a differenza di quanto avvenuto a Bologna dove il limite si applica in modo più diffuso, privilegia le zone con maggiore densità storica e residenziale, puntando a trasformare la città in un ambiente “a passo d’uomo”.

Il piano della zona 30 non si limita a una semplice riduzione del limite di velocità, ma si accompagna a interventi mirati nei punti critici della città. Questi includono non solo la segnaletica specifica, ma anche modifiche urbanistiche volte a rendere le strade più sicure e piacevoli per pedoni e ciclisti.
Un esempio concreto è la creazione di una Zona 30 a Casal Monastero, nel quadrante nord-est fuori dal Grande Raccordo Anulare, che ha rappresentato un primo modello di applicazione di questo progetto. L’obiettivo è quello di estendere gradualmente questo approccio a tutta la città, promuovendo una mobilità dolce e riducendo l’inquinamento acustico e atmosferico.
La partenza ufficiale del nuovo limite è prevista entro la metà del 2026, con possibili avvii sperimentali già da settembre di quest’anno. L’iniziativa si inserisce in un quadro di politiche europee e nazionali mirate a migliorare la sicurezza stradale e la qualità della vita urbana, rispondendo alle esigenze di residenti e visitatori.