
Allarme monopattini... -www.PanoramaAuto.it
Sanzione da mettersi le mani nei capelli per un cittadino italiano che ha finito per spendere cinque mesi di stipendio insieme.
Un episodio che sta facendo discutere arriva da Monfalcone, dove la Polizia Locale ha inflitto una sanzione salatissima a un cittadino bengalese sorpreso a circolare su un monopattino elettrico in violazione delle norme previste dal Codice della Strada.
L’episodio è avvenuto durante un normale controllo stradale: l’uomo guidava il monopattino senza indossare il casco, obbligatorio per legge in determinate condizioni, e con un sellino non autorizzato. Queste due infrazioni sono rilevanti perché, in presenza di un sellino, il monopattino viene automaticamente equiparato a un ciclomotore. In quanto tale, deve rispettare requisiti stringenti come la presenza di targa, certificato di circolazione e la patente di guida specifica, elementi che invece risultavano mancanti nel caso in questione.
Oltre alla multa, che da sola è già un peso finanziario significativo, le forze dell’ordine hanno disposto il sequestro del monopattino ai fini della confisca. Questa misura è stata adottata per scoraggiare comportamenti irresponsabili che possono mettere a rischio la sicurezza stradale.
Severa ma giusta: la maxi sanzione
La multa di 5.400 euro rappresenta un vero e proprio colpo economico, paragonabile a quasi cinque mesi di stipendio per molti lavoratori. L’uomo però dovrà ora pagarla regolarmente.
Il sindaco di Monfalcone, Luca Fasan, ha commentato con fermezza l’accaduto: “Per noi la sicurezza viene prima di tutto – ha detto – i monopattini elettrici, se utilizzati in maniera impropria, possono diventare estremamente pericolosi, non solo per chi li guida ma anche per gli altri utenti della strada”. Il messaggio è chiaro: la normativa non è un limite, ma uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza di tutti.
Negli ultimi anni, la diffusione dei monopattini elettrici nelle città italiane è cresciuta esponenzialmente, portando con sé nuove problematiche in termini di sicurezza e rispetto delle regole. Le autorità locali sono chiamate a un equilibrio delicato tra incentivare la mobilità sostenibile e prevenire incidenti causati da comportamenti imprudenti o irregolari.

Secondo la normativa italiana vigente, il monopattino elettrico è considerato un veicolo a tutti gli effetti e deve rispettare specifiche regole. Tra queste, l’obbligo del casco per i minori di 18 anni e, in caso di monopattini con sellino o potenza superiore ai limiti consentiti, l’equiparazione a ciclomotore comporta l’obbligo di targa, assicurazione e patente. La mancanza anche di uno solo di questi requisiti può portare a sanzioni molto pesanti, come dimostra il caso di Monfalcone.
Inoltre, il sequestro e la possibile confisca del mezzo rappresentano una misura drastica ma necessaria per chi viola le norme in modo grave. Queste decisioni sono parte integrante della strategia per migliorare il rispetto delle regole e tutelare la sicurezza stradale, soprattutto in un contesto urbano dove il traffico è intenso e variegato. Il caso di Monfalcone è un campanello d’allarme per tutti gli utilizzatori di monopattini elettrici: rispettare le regole non è solo un obbligo legale, ma una scelta fondamentale per la propria incolumità e quella degli altri utenti della strada.