
Nissa, ecco l'alternati va all'elettrico (www.panorama-auto.it - X Nissan Motor)
Il dibattito sul futuro della mobilità elettrica continua a interessare anche i segmenti più dinamici del mercato automobilistico.
Il dibattito sul futuro della mobilità elettrica continua a interessare anche i segmenti più dinamici del mercato automobilistico. Tra questi spicca il caso della Nissan Juke, il popolare SUV compatto giapponese, il cui destino sembra non essere ancora esclusivamente legato all’elettrificazione totale.
Nissan Juke: un futuro elettrico, ma non solo
Nonostante l’arrivo imminente di una versione 100% elettrica del modello, prevista per il mercato europeo nel corso del 2026, la casa automobilistica giapponese ha confermato che il futuro della Juke non sarà esclusivamente a zero emissioni. Secondo fonti autorevoli come Carscoops, Nissan potrebbe infatti continuare a proporre sul mercato anche la versione con motore a combustione interna (ICE), accogliendo così una strategia ibrida di coesistenza tra le due motorizzazioni.
Questa decisione appare legata alle attuali dinamiche di vendita e alle preferenze dei consumatori europei, che ancora mostrano una certa resistenza verso una transizione troppo rapida verso la mobilità elettrica. In particolare, il responsabile della pianificazione prodotti per le minicar e le vetture di piccole dimensioni di Nissan Europa, Alexandre Armada, ha dichiarato in un’intervista a Auto News: “Considerati i diversi percorsi di transizione all’elettrificazione in Europa, mantenere in produzione la Juke a combustione interna è un’opzione sul tavolo”.

La terza generazione della Nissan Juke sarà sviluppata su una versione accorciata della piattaforma modulare CM-EV dell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, già utilizzata per modelli come la Nissan Ariya e la Renault Megane E-Tech. Questa architettura è progettata per supportare una vasta gamma di propulsioni, dall’elettrico puro ai powertrain tradizionali, permettendo dunque a Nissan di adattare la sua strategia alle esigenze di mercato.
L’adozione di una piattaforma condivisa e flessibile rappresenta un elemento chiave per la casa giapponese, che potrà così mantenere viva la produzione della versione ICE accanto all’elettrico, ottimizzando costi e tempi di sviluppo. Una scelta che riflette la complessità del passaggio verso una mobilità completamente green, soprattutto per modelli di successo come la Juke, che devono rispondere a un pubblico ancora variegato.
Il caso della Nissan Juke rappresenta un esempio emblematico delle difficoltà che molti costruttori automobilistici stanno incontrando nel processo di elettrificazione. Mentre i governi europei spingono verso obiettivi stringenti di riduzione delle emissioni e incentivano l’adozione di veicoli elettrici, il mercato mostra segni di frammentazione e incertezza.
Le infrastrutture di ricarica, i costi ancora elevati dei veicoli a batteria, e la persistenza di un segmento di consumatori legato ai motori a combustione sono fattori che inducono i produttori a mantenere aperte diverse opzioni. Nissan, in questo contesto, sembra voler bilanciare innovazione e continuità, offrendo ai clienti la possibilità di scegliere tra un SUV compatto elettrico e una versione tradizionale, almeno nel breve termine.