
Optional strani auto (www.panorama-auto.it)
Nel mondo dell’automobilismo, gli optional extra rappresentano spesso la ciliegina sulla torta nell’acquisto di un’auto classica.
Nel mondo dell’automobilismo, gli optional extra rappresentano spesso la ciliegina sulla torta nell’acquisto di un’auto classica. Quando si pensa di aver trovato la combinazione perfetta di marca, modello, colore e motorizzazione, emerge spesso qualche sorpresa nascosta sotto forma di dotazioni aggiuntive. Solitamente si tratta di un impianto radio, sedili in pelle o cerchi in lega particolari, ma esistono anche accessori decisamente più insoliti e sorprendenti.
Optional extra straordinari nel settore automotive
Uno degli optional più bizzarri mai installati sulle automobili è senza dubbio rappresentato dai sedili rialzati scelti da facoltosi acquirenti del Medio Oriente negli anni ’70 e ’80. Questi sedili a grandezza naturale, simili a poltrone, potevano sollevarsi elettricamente per garantire una visuale senza ostacoli durante le battute di caccia nel deserto. Alcuni modelli, prodotti da aziende come Glenfrome e Sbarro, offrivano un tetto in tela avvolgibile, permettendo ai passeggeri di sedersi fino a un metro più in alto rispetto alla posizione standard, anche in movimento su terreni accidentati. Il vantaggio per la mira non è però mai stato ufficialmente spiegato.

Questi fuoristrada personalizzati, spesso basati su Range Rover o Mercedes G-Wagen, potevano trasformarsi in lussuosi SUV quando non utilizzati per la caccia. Tra le dotazioni più esclusive figuravano rivestimenti in pelle pregiata, frigoriferi per bevande fresche, lavandini e persino attrezzature da cucina pensate per lunghi viaggi nel deserto.
Ma non finisce qui: il conversion kit Radford offriva anche la possibilità di trasformare i sedili in un letto a grandezza naturale. Al risveglio, era disponibile un bollitore per il tè e un lavabo con acqua calda per rinfrescarsi. Il costo di questa trasformazione era di 5500 sterline nel 1960, quasi pari al prezzo di una Rolls-Royce Silver Cloud II nuova, che si aggirava intorno alle 5800 sterline.
Per chi preferiva soluzioni più economiche, Pontiac propose una tenda come optional per la sua particolare Aztec. Progettata per chi amava avventurarsi nella natura selvaggia, la tenda risultava però di dimensioni ridotte e spesso costringeva a dormire all’interno dell’auto, rendendo l’optional poco utilizzato ma oggi ricercatissimo dai collezionisti, considerata la crescente popolarità di questo modello cult.
Sempre in tema di comfort da campeggio, Pontiac offriva un frigorifero integrato nella consolle centrale della plancia per mantenere freschi latte e uova. Toyota, invece, puntava su un dispositivo per la produzione di ghiaccio, montato nel suo van noto come Space Cruiser in Europa. Questo dispositivo sfruttava il sistema di climatizzazione del veicolo per congelare speciali vassoi antigoccia, ideali per rinfrescare le bevande durante le giornate più calde.
Prima dell’era di Bluetooth e Spotify, ascoltare musica in auto richiedeva soluzioni particolari. Chrysler fu pioniere negli anni ’50 con l’installazione di un giradischi in auto, un accessorio che rispondeva alla crescente domanda di musica rock’n’roll da parte degli adolescenti, desiderosi di ascoltare brani diversi da quelli trasmessi dalle radio tradizionali.