
Taxi autonomi, grande novità in vista (www.panorama-auto.it)
A partire dal 2026, molti taxi autonomi verranno introdotti in Europa: ecco quali saranno le prime 15 città a riceverli.
Un po’ per Elon Musk, un po’ per Tesla e un po’ perché è una tecnologia quasi del tutto nuova, i taxi autonomi fanno discutere da tempo. Si tratta di una tecnologia davvero poco esplorata fino ad ora, o quantomeno non così tanto come altre che sono state ampiamente osservate e considerate negli ultimi anni, come l’elettrico o l’idrogeno.
L’idea di un veicolo che fondamentalmente si guida da solo, però, è ancora molto lontana dall’effettiva considerazione nella nostra società, soprattutto perché significherebbe affidarsi al 100% a una macchina e non più a noi stessi.
In tal senso, comunque, pare proprio che entro il 2026 ci potrebbe essere una mezza rivoluzione dal punto di vista dei trasporti. Anche in Europa, infatti, potrebbero essere introdotti questi taxi autonomi in varie città: cosa sappiamo finora di questa importante novità a quattro ruote.
Taxi autonomi introdotti in Europa: cosa sappiamo fino ad ora
Uber Technologies, Inc. e Momenta hanno annunciato un accordo strategico per introdurre veicoli autonomi sulla piattaforma Uber nei mercati internazionali al di fuori di Stati uniti e Cina. Questa partnership, come detto nelle righe precedenti, dovrebbe avere luogo in Europa nel 2026, e sarà prevista la presenza di operatori di sicurezza in queste auto. La rete di ridesharing di Uber verrà unita alla tecnologia di guida autonoma di Momenta, così da realizzare servizi di taxi autonomi ad alto livello di tecnologia, sicurezza ed efficienza.

Per il momento, la grande novità che sa tanto di rivoluzione dovrebbe essere implementata in 15 città, tuttavia l’Europa è ancora piuttosto indietro sotto questo punto di vista e sarà necessario compiere un grande lavoro informativo per convincere i tanti scettici per ciò che riguarda questa nuova e futuristica tecnologia. Anche perché, secondo molti analisti, entro il 2030 il mercato mondiale dei taxi autonomi varrà 9 miliardi di dollari.
L’Europa, stando così le cose, dovrà cercare di essere della partita il più possiible, assicurandosi che la sicurezza non venga a mancare per le strade ma evitando di rinunciare a un potenziale giro d’affari davvero notevole. Pur non essendo ancora compeltamente perfetti, infatti, i taxi autonomi rappresentano già adesso una rilevante evoluzione all’interno del mondo dei trasporti, destinata a diventare con il tempo che avanza sempre più determinate e prioritaria per gli utenti. Vedremo, comunque, se e quando nel 2026 ci saranno effettive variazioni nell’utilizzo di questi taxi.