
Ritardi nelle segnalazioni e sospetti di irregolarità - www.panorama-auto.it
Una nuova inchiesta della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha acceso i riflettori su Tesla.
La NHTSA ha avviato un’indagine formale dopo aver rilevato che Tesla avrebbe trasmesso con notevole ritardo molte delle notifiche relative agli incidenti connessi alle sue tecnologie di guida autonoma. L’ente federale ricorda come l’Ordinanza generale permanente 2021-01 imponga ai costruttori di veicoli di comunicare tempestivamente ogni evento significativo entro cinque giorni dalla sua rilevazione.
In questo contesto, il comportamento di Tesla appare particolarmente criticabile, soprattutto considerando che l’azienda dispone di infrastrutture telematiche tra le più sofisticate al mondo, teoricamente in grado di trasmettere dati in tempo reale. Secondo il rapporto dell’Office of Defects Investigation della NHTSA, il produttore avrebbe sistematicamente ritardato le comunicazioni, configurando così uno schema di irregolarità nelle segnalazioni.
Dal canto suo, Tesla ha attribuito queste anomalie a malfunzionamenti interni dei sistemi di raccolta e invio dati, sostenendo di aver già implementato misure correttive per evitare ulteriori disguidi. Tuttavia, queste giustificazioni non hanno convinto la NHTSA, che ha deciso di procedere con un audit approfondito per verificare la completezza e l’accuratezza delle informazioni fornite.
Sicurezza stradale e trasparenza: una sfida per Tesla
Il tema della sicurezza degli utenti rimane centrale in questa vicenda. Negli ultimi mesi, Tesla è stata oggetto di critiche e contestazioni anche in sede giudiziaria, in quanto accusata di aver omesso dati rilevanti relativi agli incidenti avvenuti durante l’uso dell’Autopilot. Questi episodi hanno alimentato dubbi sulla trasparenza dell’azienda e sulla sua capacità di gestire responsabilmente le problematiche legate alla guida autonoma.
Le statistiche parlano chiaro: oltre 2.300 incidenti sono stati segnalati connessi ai sistemi ADAS di livello 2 sviluppati da Tesla, un numero che solleva interrogativi sull’affidabilità delle tecnologie di Full Self-Driving e sulla responsabilità dei produttori nel garantire un utilizzo sicuro e consapevole di queste innovazioni.
Per la NHTSA, una gestione rapida e trasparente delle segnalazioni è imprescindibile per mantenere alta la sicurezza sulle strade e tutelare la fiducia dei consumatori. Ogni ritardo o omissione può compromettere non solo la credibilità delle tecnologie di guida autonoma, ma anche rallentare l’intero processo di evoluzione verso una mobilità più sicura e intelligente.

L’indagine su Tesla si inserisce in un quadro più ampio di verifiche e procedimenti che vedono l’azienda costantemente sotto osservazione per la gestione delle criticità legate ai suoi sistemi di guida automatizzata. La posta in gioco è elevata: la capacità di coniugare innovazione tecnologica, sicurezza e trasparenza può fare la differenza nel definire gli standard futuri della mobilità.
Questo caso rappresenta un banco di prova fondamentale per l’intero settore automobilistico, chiamato a dimostrare che è possibile sviluppare soluzioni di guida autonoma affidabili e, allo stesso tempo, garantire una comunicazione onesta e precisa verso le autorità e i consumatori.
La NHTSA continua a monitorare con attenzione la situazione, determinata a far rispettare le normative e a promuovere un ambiente di mercato in cui la sicurezza stradale resti la priorità assoluta, anche nell’era dell’auto connessa e autonoma. Tesla, dal canto suo, dovrà dimostrare di saper affrontare con responsabilità le sfide poste da queste nuove tecnologie, evitando che problemi di trasparenza minino la fiducia conquistata negli anni nel settore dell’innovazione automobilistica.