
Trump e Jinping fanno un accordo (NBC News) - www.PanoramaAuto.it
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In una mossa strategica che riflette le dinamiche globali del mercato delle auto elettriche, General Motors ha annunciato un accordo temporaneo per l’importazione di batterie per veicoli elettrici dal colosso cinese CATL. La notizia, riportata da Reuters, segna un passo importante per il produttore statunitense, che intende affrontare nel breve termine le sfide legate alla produzione interna di batterie a basso costo, in attesa di consolidare la propria capacità produttiva nazionale.
Secondo le fonti ufficiali, il contratto con CATL avrà una durata di circa due anni. Durante questo periodo, General Motors importerà pacchi batteria basati sulla tecnologia al litio ferro fosfato (LFP), una tecnologia che sta guadagnando sempre più terreno nel settore per la sua combinazione di costi contenuti, sicurezza e durata. Questa scelta si inserisce nel solco di una tendenza già consolidata tra le principali case automobilistiche statunitensi, che da anni si affidano a fornitori esteri per l’approvvigionamento di batterie LFP.
Un portavoce di GM ha sottolineato come questa strategia miri a mantenere la competitività sul mercato, soprattutto per alimentare il proprio modello di veicolo elettrico più accessibile: la prossima Chevrolet Bolt sarà infatti equipaggiata con batterie LFP importate da CATL. Questo approccio consente a GM di rispondere tempestivamente alla crescente domanda di veicoli elettrici senza dover attendere il completamento degli investimenti nel settore batterie made in USA.
Verso la produzione nazionale di batterie LFP
Nonostante l’accordo con CATL rappresenti una soluzione di breve-medio termine, l’obiettivo di General Motors è chiaro: entro il 2027, il gruppo intende avviare la produzione sul suolo americano di batterie con tecnologia LFP. La strategia è parte di un piano più ampio per vendere almeno 12 modelli di veicoli elettrici negli Stati Uniti dotati di celle prodotte internamente, un passo fondamentale per rafforzare la filiera e ridurre la dipendenza da fornitori esteri.
Questa roadmap era già stata anticipata da fonti autorevoli come il Wall Street Journal, che aveva evidenziato i piani di GM di importare batterie solo come soluzione temporanea. Contestualmente, anche altri giganti dell’industria automobilistica americana stanno adottando strategie simili: per esempio, Ford sta collaborando con CATL per la produzione di celle batteria, con l’obiettivo di abbattere i costi e incrementare la produzione nazionale.

La scelta della tecnologia litio ferro fosfato non è casuale. Le batterie LFP offrono diversi vantaggi rispetto ad altre chimiche, tra cui una maggiore stabilità termica e una vita utile più lunga, pur mantenendo un costo inferiore rispetto alle tradizionali batterie al litio con cobalto. Questi elementi le rendono particolarmente adatte per i veicoli elettrici di fascia media e bassa, segmento in cui General Motors punta a rafforzare la propria presenza.
In un mercato globale sempre più competitivo, la capacità di produrre batterie efficienti e a costi contenuti rappresenta un fattore chiave. GM, con questo accordo e i suoi piani industriali, mira a posizionarsi con forza in questo scenario in rapida evoluzione, bilanciando la necessità di soluzioni immediate con la visione a lungo termine di un’autonomia produttiva completa negli Stati Uniti.