
Nuova autorizzazione per i robotaxi Tesla in Arizona - www.panorama-auto.it
Tesla ha ottenuto una nuova autorizzazione dal Dipartimento dei Trasporti dell’Arizona per testare i suoi veicoli robotaxi autonomi.
Questa approvazione rappresenta un passo cruciale nel percorso di Tesla verso l’implementazione di un servizio di ride-sharing basato su veicoli a guida autonoma, con la presenza obbligatoria di un monitor di sicurezza a bordo.
Tesla ha presentato la richiesta ufficiale lo scorso giugno e ora può procedere con i test dei suoi robotaxi autonomi in condizioni reali sulle strade pubbliche dell’Arizona. L’autorizzazione prevede che ogni veicolo sia dotato di un conducente addetto alla supervisione della sicurezza, requisito fondamentale per garantire il controllo umano durante le fasi iniziali del collaudo.
Questa mossa segue il precedente esperimento avviato da Tesla ad Austin, Texas, dove già dallo scorso giugno sono stati impiegati una dozzina di veicoli e selezionati passeggeri in test limitati. Anche lì è stata mantenuta la presenza del monitor umano come misura precauzionale per affrontare le sfide normative e assicurative legate all’impiego della tecnologia autonoma.
Nonostante l’annuncio non abbia ricevuto commenti diretti da parte della casa automobilistica statunitense né dal CEO Elon Musk tramite Reuters, è noto che Musk nutre ambizioni elevate: aveva infatti dichiarato alcune settimane fa l’intenzione di rendere disponibile entro fine anno negli Stati Uniti un servizio completo ed esteso di ride-hailing completamente autonomo.
La guida autonoma secondo Tesla e il confronto con Mercedes-Benz
Tesla si posiziona ancora oggi principalmente nel segmento della guida autonoma Livello 2, dove il sistema supporta funzioni come mantenimento corsia o frenata automatica ma richiede sempre attenzione costante da parte del guidatore. Questo livello implica che l’automobilista debba essere pronto a intervenire immediatamente in caso si renda necessario riprendere il controllo del mezzo.
Nel frattempo però Mercedes-Benz ha compiuto progressi significativi raggiungendo la certificazione ufficiale per sistemi avanzati di guida autonoma Livello 3 con Drive Pilot: questo consente al veicolo non solo gestioni autonome parzialmente estese ma anche al produttore stesso (Mercedes) d’assumersi responsabilità legali dirette qualora si verifichino incidenti durante l’attivazione del sistema senza intervento umano tempestivo.
Il sistema Drive Pilot è attualmente operativo su modelli EQS e Classe S nelle aree regolamentate degli stati Nevada e California ed è progettato per funzionare esclusivamente su autostrade omologate fino a velocità massime intorno ai 63 km/h (40 mph). In queste condizioni specifiche permette al guidatore momentaneamente distratto o impegnato in altre attività distinte dalla guida vera propria, pur rimanendo pronto a riassumere rapidamente il comando se richiesto dal software entro pochi secondi.
In caso contrario – ad esempio se non viene ripreso prontamente il controllo – intervengono meccanismi automatici volti alla sicurezza: rallentamento controllato fino all’arresto completo del veicolo con attivazioni delle luci d’emergenza; chiamata automatica ai soccorsi; sblocco porte affinché possano accedere eventuali soccorritori esterni. Questi dettagli sottolineano quanto sia complesso bilanciare autonomia tecnologica ed esigenze normative nella transizione verso vetture sempre più intelligenti e indipendenti dalla supervisione umana continua.

Fondata nel 2003 come azienda pioniera nella mobilità elettrica sostenibile, Tesla continua ad ampliare le proprie competenze tecnologiche integrando sistemi avanzati sia nell’ambito energetico — grazie alle sue soluzioni fotovoltaiche — sia nella mobilità intelligente attraverso investimenti consistenti nello sviluppo dell’intelligenza artificiale applicata alla guida assistita o completamente automatizzata.
Con oltre 127 mila dipendenti globalmente e fatturati prossimi ai cento miliardi dollari annui (dato aggiornato al primo semestre 2024), la società guidata da Elon Musk mira a consolidarsi quale leader mondiale anche nel settore emergente dei servizi robotaxi urbani senza conducente diretto sul sedile anteriore — almeno nelle fasi successive agli attuali test preliminari sotto stretta sorveglianza umana obbligatoria prevista dalle autorità locali americane quali quelle dell’Arizona o Texas dove sono già partiti programmi pilota controllati attentamente dagli enti regolatori statali.
L’approvazione ottenuta dall’Arizona rappresenta dunque uno snodo importante perché apre concretamente la strada allo sviluppo commerciale futuro delle flotte autonome targate Tesla destinate al trasporto pubblico condiviso urbano basandosi sull’efficienza energetica delle auto elettriche abbinate alle capacità computazionali evolute degli algoritmi proprietari sviluppati internamente dall’azienda americana.
La sfida rimane comunque aperta soprattutto sul fronte normativo internazionale poiché ogni stato americano presenta regole differenti riguardo all’utilizzo sperimentale o commerciale dei mezzi privi totalmente o parzialmente della presenza fisica umana responsabile direttamente alla guida.